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CRISTIANO MILITELLO

Esordio in libreria: E’ un medicinale, usare con Manuela!, 1997, idea&magia

Primato: oltre 100.000 copie vendute con Giulietta è ‘na zoccola (al novembre 2004) .


Esordio in TV: Aria fresca, 1995

Lavoro attuale in TV: Striscia la notizia, con la rubrica “Striscia lo striscione”

Cristiano Militello è soprattutto un cabarettista e un autore di testi e personaggi.

La sua formazione viene da lontano, sui palchi di provincia e poi alla scuola di Alessandro Galante Garrone, ma sono le trasmissioni Tv a lanciarlo: da "ARIA FRESCA", la fortunata trasmissione capitanata da Carlo Conti, a "SCHERZI A PARTE" a "SU LE MANI" a "COLORADO 2 CONTRO TUTTI" (Rai Uno) e "CRAZY CAMERA" (TMC).

Cristiano è stato uno dei protagonisti comici della nuova "DOMENICA IN 2000" condotta da Carlo Conti su Rai Uno.

Il comico toscano ha calcato anche i palcoscenici teatrali: la prima esperienza è stata la famosa "TOSCA" di Gigi Proietti nel 1984, la più recente "L’UOMO DALLA "U" ALLA "O" , scritta e interpretata con Alessandro Paci nel 1999.

E’ anche un brillante interprete di spot televisivi.

Cristiano è laureato in comunicazioni di massa all’Università di Firenze dove ha discusso una tesi sul cabaret come tecnica di satira.

TEATRO

Tosca

Effetto Zavattini

Un bicchiere vuoto

Provaci ancora Sam

Domenica

Ecco la prova

L'uomo dalla "U" alla "O"


TELEVISIONE

Vernice fresca

Barattolo

Stadium

Casablanca

Aria fresca

Hotel hotello

Caffè Kimbo

Epson computers

Su le mani

Colorado

Multiclub

Miss Italia nel mondo

Crazy Camera

Il modo è piccolo

Domenica in

Ma che domenica - la banda dello Zecchino

Papa Giovanni

I raccomandati

Era ora


CINEMA

Palermo-Milano solo andata regia di C. Fragasso

Tre regia di C. De Sica

Stressati regia di M. Capelloni

I volontari regia di D. Costanzo

La mia vita a stelle e strisce regia di M. Ceccarini


LIBRI

E' un medicinale: usare con Manuela!

Giulietta è 'na zoccola


CRISTIANO MILITELLO
RACCONTA LA SUA VITA


La mia vita?

Innanzitutto nasco, e nel 1968 non era poco, soprattutto a Pisa (città nota in tutto il mondo per la sua coltivazione di ortensie).

Cresco, non troppo, e per vent'anni mi concentro su cosa fare da grande, stando attento a mettermi la maglia della salute quando c'è corrente.

Vivo, e vegeto, a Chianciano Terme (Si), località adattissima per il fegato che mi fa venire la mia squadra del cuore.

Tra il primo e il secondo tempo delle partite ho trovato il tempo per la Scuola di Teatro di Bologna, per la laurea in scienze politiche e per fare un po' di cose in radio e in tv (Aria fresca, Crazy Camera, La Banda dello Zecchino, I Raccomandati).

Chi se ne ricorda, bene, sennò pace. 

A inizio 2004 ho partorito: il volume "Giulietta è 'na zoccola" (Kowalski), raccolta degli striscioni più divertenti d'Italia, vede la luce tra gli sguardi perplessi di Dan Brown e Harry Potter.

Adesso è sulle mensole di 130.000 italiani.

Qualcuno giura di averne trovato una copia sul comodino di un motel di Detroit... al posto della Bibbia!

Nel frattempo, 11 mesi dopo, esce il nuovo libro: "Giulietta è 'na zoccola-Tempi supplementari" che raccoglie 500 nuovi divertentissimi striscioni.

L'8 settembre 2004 ricevo la chiamata di Striscia.

In realtà mi telefonano da circa sedici anni ma ho sempre buttato giù pensando a uno scherzo.

Il giorno dopo arriva direttamente il Gabibbo sotto casa per convincermi che non sono su Scherzi a parte.

L'impatto col gruppo è strabiliante, i consensi sono unanimi, la stima nei miei confronti raggiunge il massimo quando Antonio Ricci, guardandomi giocare a biliardino un giorno mi fa: "Va' Militello che sei veramente brutto, hai dei piedi...la testa lunga, sto capello pisciato, ma nemmeno brutto, sei sghembo! ma del resto, viva la diversità".

Se riesco a domare il "capello pisciato", curerò anche per questa stagione "Striscia lo striscione", il tour alla ricerca degli striscioni più buffi, più curiosi, più irriverenti degli stadi italiani.

Un viaggio filmato per scoprire e mostrarvi la faccia ironica e goliardica del tifo!

Impresa sempre più dura visto che, di questo passo, per comprare due biglietti di curva tra un po' dovremo esibire gli esami incrociati sangue/urine.

La scorsa stagione è stata esaltante, ho potuto toccare con mano l'ospitalità dei tifosi di tutta Italia: ancora devo digerire le magnate (e non solo) fatte con la gente del Chievo, del Siena e dell'Udinese, struggente il calore di Cagliari e Palermo.

Come istantanee mi restano in mente volti e gesti che sottolineano la grandezza di certe tifoserie e certi personaggi: le mitiche Sora Luisa (riposi in pace) e Nonna Maria, presenti allo stadio da quando esistono la Roma e la Reggina.

I genoani in fila sotto la curva che raccolgono sacche di sangue da donare agli ospedali. Gli stoici tifosi dell'Ebolitana, che la loro squadra se la sono letteralmente comprata, salvandola dalla sparizione, e al primo colpo hanno anche vinto il campionato.

Chapeau. Incantato, come un bimbo davanti ad un uovo di Pasqua gigante, nel leggere in gradinata a Bologna "Militello for president" (troppo buoni regaz), nel sentire a Genova alcuni sampdoriani cantarmi "portaci in Europa" (quando è più che sufficiente Novellino), nello scorgere a San Siro tra gli juventini un profetico "Militello inquadra lo striscione e la Juve diventa campione" (manco fossi Silvan).

Due tifosi rosanero mi hanno addirittura proposto un pranzo a Mondello, con tanto di striscione come invito.

Grazie a tutti.

Cristiano Militello

 

 

     


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